Durante la notte l’Italia è stata travolta dal Ciclone Poppea che ha causato un’ondata di maltempo.
La Protezione Civile insieme ai Vigili del fuoco durante la notte hanno effettuato svariati interventi lungo tutto il territorio Nazionale, ne sono stati contati più di 100.
Tre feriti sulla Catania-Messina a causa di un albero caduto.
Oggi, 22 novembre, è una giornata di maltempo per tutta l’Italia. Almeno fino alla giornata di domani il ciclone Poppea stravolgerà le previsioni meteo di tutto il Paese.
È già allerta rossa nelle zone di Abruzzo e Sardegna, a dichiararlo è la Protezione civile. A rischio anche altre sette regioni ma il livello di rischio è arancione. Le restanti invece sono a rischio di un’allerta gialla. La notte però è stata dura per tutta l’Italia e gli interventi da parte dei vigili del fuoco sono stati molteplici.
Disagi e allagamenti sono stati causati dal maltempo durante tutta la notte e in tutta la penisola ma in particolar modo sono state colpite le zone con allerta rossa.
Ci sono stati feriti causati dal brutto tempo in Sicilia, zona nella quale tre persone sono rimaste ferite a causa della caduta di un albero sulla Catania-Messina.
Sono intervenuti sul posto i Vigili del fuoco, la polizia stradale e il 118.
Tutto il territorio italiano è stato coinvolto dal brutto tempo e gli interventi dei Vigili del fuoco hanno coperto l’intera penisola.
I comuni che hanno chiuso le scuole per prevenire eventuali danni sono tantissimi ma nonostante le precauzioni prese il maltempo e i nubifragi hanno comunque causato l’intervento dei vigili del fuoco.
Gli interventi di questi ultimi sono stati circa 100 solo in Sardegna, per la precisione in zona Oristano e Nuoro.
A causare così tanti danni è stata l’esondazione del fiume Temo.
Le imbarcazioni attraccate sono state portate verso il mare dal maltempo causando il danneggiamento del pontile galleggiante.
Nell’ex convento dei Cappuccini è stato organizzato un centro di accoglienza per tutti coloro che sono rimasti vittime del maltempo. Sono state inoltre evacuate sei persone con capacità motorie ridotte all’interno di un centro anziani.
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