%26%238216%3BAlice+e+il+suo+pap%C3%A0+sono+malati%26%238217%3B%3A+una+raccolta+fondi+per+aiutarli
nanopressit
/articolo/alice-e-il-suo-papa-sono-malati-una-raccolta-fondi-per-aiutarli/355137/amp/
Categories: Lifestyle

‘Alice e il suo papà sono malati’: una raccolta fondi per aiutarli

Ci sono ancora 12 giorni per poter partecipare alla campagna di raccolta fondi per Alice e per il suo papà. Lei è una bambina di dieci anni che nonostante le difficoltà dovute al fatto di essere nata con una rara malattia genetica non ha mai perso il sorriso e lotta ogni giorno per vivere. Anche se i pronostici non sono favorevoli. Papà Paolo invece lotta per guarire da un linfoma che richiede terapie molto costose. Per aiutare la famiglia di Alice è possibile donare anche solo un euro sulla pagina di crowdfunding dedicata a Alice e al suo papà.

Quel cromosoma in più

Alice sorride sempre, anche se la vita è stata ingenerosa con lei. Alice ha una malattia genetica rara, la Sindrome di Edwards, la Trisomia 18. Alla nascita un grave scompenso cardiaco le ha provocato evidenti malformazioni fisiche multiple in quasi tutti gli organi, con conseguenti problemi respiratori e di nutrizione. Ha un sistema immunitario quasi inesistente, deficit mentale e nello sviluppo, contratture articolari multiple. La Trismonia 18 si verifica in circa un caso su 6.000 nati vivi e circa l’80% delle persone colpite è di sesso femminile. La metà dei bambini con questa condizione non sopravvive oltre la prima settimana di vita e la durata della vita media è di 5-15 giorni. Solo l’8% dei bambini sopravvive per più di 1 anno.

Alice è dunque una vera e rara guerriera che ogni giorno può contare sull’amore e l’assistenza di mamma Roberta e papà Paolo.

Terapie costose ma indispensabili

Dopo la diagnosi di linfoma, però, Paolo si sottopone mensilmente a cure molto costose, le uniche che gli danno sollievo, in una struttura privata. Ma lo stipendio di Paolo e il contributo Inps che gli viene erogato non bastano a pagare le terapie alla bambina. La mamma di Alice, dovendosi occupare di lei tutto il giorno, non può lavorare. L’assistenza domiciliare (non fisioterapica) è garantita per poco più di 20 ore a settimana. Senza la fisioterapia necessaria Alice si trasformerebbe in un vegetale. Perciò i suoi genitori hanno bisogno di fondi per proseguire le terapie specifiche alla loro bimba rivolgendosi a professionisti privati a pagamento.

Per aiutare Alice, il suo papà e mamma Roberta che vivono in provincia di Bologna, si può contribuire sulla piattaforma di crowdfunding che ospita la raccolta fondi ALICE E IL SUO PAPA’.

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

Recent Posts

Come risparmiare tempo in casa: scegli l’asciugatrice più adatta a te

Ti sarà certamente capitato almeno una volta nella vita di stare ad aspettare per giorni…

2 mesi ago

Valutazione delle offerte luce e gas: quali fattori considerare?

La liberalizzazione dei mercati di luce e gas in Italia è realtà da circa 25…

3 mesi ago

Le città più sicure al mondo: un’analisi della classifica 2025

Le classifiche relative alle città sono strumenti molto diffusi con i quali si analizzano diversi…

7 mesi ago

Commercio: i settori che si sono sviluppati più rapidamente negli ultimi anni

Negli ultimi anni il commercio ha subito una trasformazione profonda che ha interessato numerosi ambiti…

7 mesi ago

Più autonomia in casa a Roma: la soluzione montascale

Con l’avanzare dell’età, oppure a causa malattie croniche o disabilità di vario tipo, anche semplici…

7 mesi ago

Marzo 2025: la grande boxe torna su Mediaset e parte il progetto “Boxando s’impara”

Il 15 marzo 2025 è una data particolarmente importante per la boxe italiana: infatti l’Allianz…

9 mesi ago