Una immane tragedia ed una giovane vita spezzata in pochissimi istanti. Alessia Grimaldi stava chiedendo aiuto al suo fidanzato dopo esser rimasta in panne con la sua auto, ma qualcuno non l’ha vista e l’ha travolta.
La giovane aveva solo 23 anni e si stava recando a Milano Marittima. Sono in corso le indagini.
Una fatalità che le è costata la vita. A soli 23 anni non si può morire in autostrada mentre si sta chiedendo aiuto. Questo è quello che è successo alla giovane Alessia Grimaldi, che ha trovato la morte proprio sulla A14.
Una scena che è durata davvero pochissimi istanti. Alessia era spaventata perché la sua auto si era improvvisamente spenta mentre si trovava sulla corsia di sorpasso. Per questo motivo ha accostato ed ha chiamato il suo fidanzato per chiedere aiuto. Era spaventata, non sapeva cosa fare e soprattutto perché la sua auto stava facendo capricci proprio in quel momento.
Ma le fatalità non sono finite. Proprio mentre era sul ciglio della strada, nella sua auto in panne a chiamare il suo fidanzato, un Suv è arrivato su quella corsia e ha tamponato la sua auto. Alessia è stata sbalzata fuori. Il tutto è avvenuto sull’autostrada adriatica A14.
La dinamica non è ancora del tutto chiara e le Forze dell’Ordine stanno procedendo con le indagini. Sabato sera, stando alla primissima ricostruzione, Alessia era sull’autostrada e si stava recando, con la sua auto, a Milano Marittima per raggiungere alcuni suoi amici.
Intorno alle 19 fra San Lazzaro e Castel San Pietro Terme, la sua Fiat 500, ha urtato il guard rail. Probabilmente un guasto al motore. A quel punto Alessia, non sapendo cosa fare ed anche in preda al panico ed allo spavento, ha chiamato il suo fidanzato. Quest’ultimo, le ha consigliato di abbandonare il veicolo e mettersi in sicurezza, chiamando, poi, i soccorsi. Ma purtroppo, Alessia non ha fatto in tempo.
Pochissimi istanti ed un Suv l’ha tamponata. Il botto è stato così forte che la giovane è stata sbalzata via dal veicolo. Quale sia stata la precisa dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle Forze dell’Ordine, accorse lì sul posto dopo l’accaduto.
Stando alle parole, rilasciate in un’intervista al quotidiano “Corriere”, del padre di Alessia, l’auto della giovane era stata da poco controllata e messa a posto. È probabile che il Suv sia arrivato a velocità sostenuta e abbia impattato la 500 di Alessia in modo violento, tanto che l parte posteriore dell’automobile è stata completamente distrutta. Ma sono ancora in corso le indagini per capire la dinamica esatta dell’incidente stesso.
Un’ultima telefonata al fidanzato e poi più nulla. Una tragedia immane che ha spezzato il cuore di una famiglia ma anche della comunità di Castel Maggiore, in provincia di Bologna, dove la giovane Alessia abitava.
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