Una scoperta sensazionale quella che si è avuta al parco archeologico di Pompei. In un affresco ritrovato, è rappresentata quella che, anche il ministero della Cultura stesso, ha definito l’antenata della pizza napoletana.
Non una pizza margherita come la conosciamo noi oggi, ma un qualcosa di molto molto simile. Vediamo esattamente di cosa si tratta.
Pompei continua a stupire il mondo intero e, ogni volta, permette di portare alla luce scoperte a dir poco strabilianti. Avreste mai pensato che già nel 79 d.C. e qualche anno prima, esistesse già la pizza? Certo, non la margherita che conosciamo noi oggi, poiché non erano ancora stati importanti i pomodori e né, tantomeno, c’era la mozzarella, ma qualcosa di molto simile.
Ed un affresco, riportato alla luce, ce lo conferma. L’hanno considerata, infatti, il prototipo della pizza. Si tratta di una focaccia, condita con spezie e pesto ed accompagnata o farcita con vari altri prodotti. È anche il ministero della Cultura a confermare il paragone con la pizza napoletana: “Sembra una pizza, quello che si vede su un dipinto pompeiano di 2000 anni fa, ma ovviamente non lo può essere, a rigore, dato che mancavano alcuni degli ingredienti più caratteristici, ovvero pomodori e mozzarella” – affermano dal dicastero.
L’affresco è stato scoperto nei nuovi scavi dell’insula 10 della Regio IX, proprio nei giorni scorsi. Ed il ministero stesso non ha dubbi sull’autenticità e sulla similitudine con la nostra pizza. Si tratta di un affresco stile natura morta, porto e dipinto sulla parete di un’antica casa pompeiana e “potrebbe essere un lontano antenato della pietanza moderna” – dichiarano dal ministero.
Sono gli archeologi, però, a dare maggiori spiegazioni in merito. Osservando l’affresco da vicino, si osserva che, accanto ad un calice di vino lì posto, su di un vassoio d’argento, è posata una focaccia piatta e, accanto, sono appoggiati vari frutti, fra i quali datteri e melograni. Probabilmente, questa è stata condita con spezie e pesto (come indicano i puntini di colore giallo presenti su di essa).
Come descrivono, inoltre, sempre su questo vassoio, oltre alla focaccia, sono presenti anche frutti di varia specie, fra i quali datteri e melograno.
Il ministro della Cultura, Sangiuliano, entusiasta di questa nuova scoperta, ha affermato: “Pompei non finisce mai di stupire, è uno scrigno che rivela sempre nuovi tesori […] va sottolineato il valore globale di questo sito al quale stiamo dedicando le nostre cure, con la chiusura del Grande Progetto Pompei ma anche con l’avvio di nuove iniziative”.
Allo stesso modo, il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Zuchtriegel: “Oltre all’identificazione precisa dei cibi rappresentati ritroviamo in questo affresco alcuni temi della tradizione ellenistica, elaborata poi da autori di epoca romana-imperiale come Virgilio, Marziale e Filostrato […] Come non pensare, a tal proposito, alla pizza, anch’essa nata come un piatto ‘povero’ nell’Italia meridionale, che ormai ha conquistato il mondo”.
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