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Un ragazzino di 15 anni è stato trovato morto, decapitato, nel giardino di casa sua. Pavel Matveev viveva con la madre in Russia, nel villaggio di Mogochino nella regione di Tomsk, e a quanto pare a scatenare la tragica reazione suicida sarebbe stata la perdita a una partita del suo videogioco preferito, anche se ancora non è chiaro a quale videogioco stesse giocando. Gli inquirenti, però, non sono certi del movente dietro al folle gesto, e hanno aperto un fascicolo per indagare sull’ipotesi di istigazione al suicidio.
I media locali hanno riportato le dichiarazioni di fonti vicine alla famiglia che hanno sostenuto che il ragazzino era diventato dipendente del gioco, e passava ore e ore davanti al computer a giocare. ”I nervi devono averlo abbandonato avevano abbandonato. Il suo cervello pensava solo ed esclusivamente a quel gioco” ha sottolineato più volte la fonte.
Da parte degli inquirenti c’è il riserbo più assoluto sulla faccenda, hanno solo confermato che è stato aperto un fascicolo per istigazione al suicidio.
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