Il governo attraversa giorni di trattative febbrili e di riunioni fiume per chiudere la Manovra ed evitare così la procedura d’infrazione.
Il nodo della questione è rispettare le promesse elettorali espresse da Lega e Movimento 5 Stelle, ovvero realizzare il superamento della Legge Fornero con Quota 100 e il reddito di cittadinanza, riuscendo a non aumentare la spesa pubblica e a non peggiorare il rapporto deficit/PIL.
Ecco di seguito un dizionario dei termini più frequenti nei quali ci si imbatte seguendo le trattative del governo.
Blocco delle rivalutazioni: gli assegni pensionistici sono agganciati all’andamento dell’inflazione. Una delle ipotesi sul tavolo è il blocco della rivalutazione sugli assegni superiori a quattro volte la pensione minima.
Differimento del pagamento del Tfr per gli statali: per scongiurare un ricorso di massa alla pensione anticipata una delle ipotesi è renderla meno appetibile per l’esercito di statali che potrebbero usufruirne. Come? Anche elargendo il Tfr molto tempo dopo il pensionamento
Finestre: maturare i requisiti per andare in pensione non basta, occorre anche rientrare in una delle cosiddette finestre, ovvero degli archi temporali utili per poter accedere alla pensione.
Misura temporanea o strutturale: parliamo di Quota 100, che potrebbe essere una misura temporanea, quindi valida solo per i prossimi anni, o strutturale cioè definitiva.
Paletti: termine ricorrente che appartiene al linguaggio comune. Non si tratta di altro che dei vincoli imposti dall’Europa alla riformulazione della nostra Manovra.
Penalizzazioni: per evitare che tutti gli aventi diritto accedano alla Quota 100 facendo saltare il banco il governo studia ipotesi per renderla meno appetibile, come per esempio decurtare gli assegni a chi ne usufruirà.
Pensione anticipata: è una forma di pensionamento alternativa alla pensione di vecchiaia. Quota 100 è una forma di pensione anticipata.
Procedura d’infrazione: serie di sanzioni che l’Europa applicherà all’Italia qualora il governo Conte non riesca a produrre una Manovra che rispetta i vincoli europei.
Pensione di cittadinanza: idea lanciata dal MoVimento 5 stelle che consiste nel portare tutti gli assegni pensionistici ad almeno 780 euro al mese.
Quota 41: è l’obiettivo finale di Salvini e consiste nella facoltà di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età.
Quota 100: è il cavallo di battaglia di Matteo Salvini, una forma di pensione anticipata che serve a superare la legge Fornero. Nelle intenzioni di Salvini chi aderisce a Quota 100 può andare in pensione con 62 anni d’età anagrafica e 38 di contribuzione.
Quota 104: si tratta di un’ipotesi espressa da un economista e rilanciata dai giornali, ma che è stata già bocciata da Salvini. Con Quota 104 si andrebbe in pensione con 64 anni d’età e 40 di contrizione.
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Parole di Redazione Pourfemme