

Per la gestione dell’emergenza fitosanitaria causata dal batterio Xylella Fastidiosa in Puglia ci sono clamorose novità: il Consiglio di Stato ha deciso di accogliere la richiesta di sospendere le eradicazioni degli alberi presentata da 10 agricoltori della provincia di Lecce poiché la procedura con cui si sono svolte le analisi presentava numerosi vizi di forma. In pratica, il Servizio Fitosanitario della Regione Puglia avrebbe valutato i fatti erroneamente, procedendo poi con il taglio dei presunti alberi infetti senza permettere ai proprietari degli uliveti alcun contraddittorio. Inoltre, facendo proprie le tesi del GIP presso il Tribunale di Lecce, il Consiglio ha affermato inoltre che mancano risultati chiari e perfettamente univoci delle analisi svolte sugli agenti patogeni che sono considerati responsabili del disseccamento degli ulivi.
Lo scorso dicembre 2015, la procura di Lecce ha sequestrato gli ulivi destinati all’abbattimento perché non ci sono prove che la Xylella sia l’effettiva responsabile del disseccamento degli ulivi. Anzi, come dice il procuratore di Lecce, Cataldo Motta: ”Se c’è qui un ulivo disseccato che non è stato colpito dalla Xylella e, a due metri c’è un altro ulivo sano in cui la Xylella è presente, vuol dire che c’è qualcosa che non va nella presunta emergenza Xyella”. Vediamo nel dettaglio come sta evolvendo la situazione nelle pagine seguenti.