
Dopo il danno, la beffa: molte donne che subiscono violenza sessuale e che trovano il coraggio di denunciare i fatti per avere giustizia, spesso si ritrovano nelle aule dei Tribunali, davanti a un giudice, a dovere fare i conti con delle sentenze che appaiono del tutto vergognose. Spesso, durante i processi, le donne passano incredibilmente dall’essere vittime a essere considerate colpevoli, ma colpevoli di cosa? In buona sostanza la colpa di queste persone sembra essere proprio quella di essere donne.
In Italia, in Europa e nel resto del mondo, la violenza sulle donne continua, gli stupri si susseguono brutalmente e le legislature dei vari Paesi non sono, evidentemente, ancora concepite per tutelare davvero la donna e stabilire giuste pene per chi si macchia di un crimine così odioso e terribile. Tutto questo è scandaloso, ma lo è ancora di più il fatto che spesso è proprio nei tribunali che assistiamo ad ulteriori umiliazioni delle vittime di violenza. I casi sono tanti, come quello che ha interessato il giudice Maria del Carmen Molina Mansilla, donna, che chiese in aula di una ragazza vittima di ripetuti stupri in famiglia se avesse provato almeno a serrare le gambe e i genitali per impedire la violenza. Parole non commentabili che sono soltanto un preludio al lungo un elenco di sentenze vergognose con cui si sono conclusi procedimenti penali a carico di imputati per stupro, e che abbiamo raccolto di seguito.