Anche in appello Antonio Logli è stato condannato a 20 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Roberta Ragusa, scomparsa nel gennaio 2012 dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme (Pisa). Logli è stato quindi per la seconda volta giudicato responsabile dai giudici di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Antonio Logli colpevole anche in appello: condannato a 20 anni
La Corte d’assise d’appello di Firenze, presieduta dal giudice Maria Cannizzaro, con il giudice a latere Silvia Mugnaini e sei giudici popolari, ha confermato la condanna a 20 anni di carcere, emessa in primo grado – con un procedimento svolto, ricordiamo, con rito abbreviato – dal tribunale di Pisa. Per l’imputato Antonio Logli, giudicato colpevole di omicidio volontario e distruzione di cadavere della moglie, Roberta Ragusa, non si aprono però le porte del carcere. Decisione che ha scatenato molti malumori tra chi vorrebbe vedere l’uomo dietro le sbarre.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/cronaca/2017/03/20/roberta-ragusa-antonio-logli-condannato-le-motivazioni-della-sentenza/166957/” testo=”Le motivazioni della sentenza di primo grado a carico di Antonio Logli”]
La corte d’Assise d’appello di Firenze infatti confermato per l’uomo l’obbligo di residenza nel comune di San Giuliano Terme (Pisa) e il divieto di allontanarsi dalla provincia di Pisa dalle 21 alle 6, non accogliendo la richiesta della pubblica accusa che riteneva necessaria fosse disposta la misura di custodia cautelare in carcere.
Ad ogni modo i giudici fiorentini hanno ritenuto valida la ricostruzione dell’accusa secondo cui Logli, la notte in cui scomparve la moglie, fu scoperto al telefono con la sua amante e ne nacque un litigio sfociato poi in un omicidio e nella distruzione del cadavere di lei. Al momento della scomparsa Roberta Ragusa aveva 44 anni. Insieme al marito, Antonio Logli, gestiva una scuola-guida che si trova adiacente all’abitazione di famiglia.
Le motivazioni della condanna di secondo grado a Logli
E proprio una ”questione di soldi” sarebbe il movente riscontrato dai giudici che hanno condannato Logli per la morte della moglie. A due mesi di distanza dalla sentenza sono state anche depositate le motivazioni della condanna, che potete leggere di seguito > > >
Parole di Kati Irrente
Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.