La Banda degli Onesti non appartiene soltanto alla storia del cinema! Per risolverla alla maniera del grande regista napoletano Francesco Rosi, citiamo l’emblematica didascalia che apriva il suo celebre lavoro “Le mani sulla città”:“I personaggi e i fatti qui narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce”. Il genio di Totò resta immortale e le bande di falsari prolificano.
È proprio di pochi giorni fa la notizia che artisti del toner e della carta filigranata avevano accantonato nella cantina di un’abitazione nel comune di Villaricca, in Campania, una montagna di soldi falsi, un tesoretto di oltre 50 milioni di euro. Il caso è esemplificativo della realtà.
Falsificare per poi immettere nel mercato: secondo alcune indagini della Banca Centrale Europea la falsificazione delle banconote sarebbe strettamente connessa ai circuiti della malavita organizzata, che negli anni si è assicurata l’impiego di strumenti e la cooperazione di una manovalanza diventata specializzata col tempo.
Le banconote più falsificate secondo l’istituto centrale? 20 e 50 euro.
La Bce oggi interviene preventivamente in termini di sicurezza, dotando le banconote di determinate caratteristiche, che aiutano a chiarire il grado di autenticità.
Parole di Danilo Capone