Sono passati ormai più di due anni da quando il mondo ha scoperto gli orrori dell’Isis, sigla del sedicente Stato Islamico dell’Iraq e del Levante. La comunità internazionale non ha capito la potenza del gruppo terroristico di Abu Bakr al Baghdadi finché non è stata sotto gli occhi di tutti, anche (ma non solo) per le tante cause che ne hanno segnato l’ascesa. Una delle prime cose a essere stata chiara a tutti è lo scopo principale: creare un califfato in cui l’unica legge sia quella della sharia. Dietro questi jihadisti si nascondono interessi occulti, come avviene in ogni conflitto, ma perché è così difficile fermare l’Isis? Per capirlo, è necessario mettere ordine a quello che sappiamo.
Parole di Lorena Cacace