Nel 2008, la Disney volle mettere le cose in chiaro, facendo rientrare all’interno di un canone unico i cosiddetti “classici Disney”, ovvero i lungometraggi d’animazione prodotti per il grande schermo: contati, catalogati, divisi per epoche… 56 titoli fino a oggi, partendo dal Biancaneve del 1937 e includendo l’ultimo arrivato di casa Disney, questo Oceania che nel resto del mondo è conosciuto come Moana. Si torna alle origini, continuando a guardare al futuro: l’animazione tradizionale è ormai stata sostituita dalla computer grafica in tre dimensioni, ma tanti degli elementi narrativi di Oceania sembrano richiamare direttamente i “classici” di altri tempi. Si torna al musical, con molte scene cantate e ballate, riportate in auge grazie a Frozen. Soprattutto, si torna ad avere una protagonista femminile, già pronta per entrare nel pantheon delle “principesse Disney”. Risultato? Un film divertente ed emozionante, che non sfigura troppo davanti ai suoi predecessori.
Parole di Andrea Calaresi