A Genova
A Genova tutto è iniziato con un forte temporale che ha fatto esondare contemporaneamente tre torrenti (Bisagno, Rio Feregiano e Sturla), provocando un disastro in città, rimasta allagata e con molte zone rimaste senza energia elettrica per una tempesta di fulmini. Dopo cinque giorni di piogge, però, non è stato possibile prevedere l’allerta perché, ha detto il vicesindaco di Genova, Stefano Bernini ‘i modelli matematici dei tecnici dell’Arpal e della Protezioni civile regionale non lo hanno consentito‘. Immediate le polemiche, per la mancata messa in sicurezza del territorio. Si sono registrate frane anche su alcuni tratti della linea ferroviaria, con disagi e ritardi per i passeggeri. Il Bisagno è esondato invadendo le strade e trascinando via le auto parcheggiate. Poi è esondato lo Sturla. Un cadavere è stato ritrovato in via Canevari: è Antonio Campanelli, un infermiere 57enne travolto dall’acqua. Le bombe d’acqua in Italia non sono più una novità, e le condizioni idrogeologiche del Paese sono chiaramente pessime. Sono infatti molte le città devastate dall’emergenza maltempo, perchè l’abbondante pioggia che cade provoca frane ed esondazioni di fiumi che lasciano danni e morti sulle strade