
Nel 2012, il quadriplegico Jan Scheuermann era riuscito a recuperare l’uso del braccio grazie a una protesi robotica che poteva consentirgli di afferrare oggetti con precisione grazie al lavoro dei ricercatori della University of Pittsburgh e University of Pittsburgh Medical Center (UPMC). Dagli stessi scienziati ora è riuscito a passare a un livello successivo con la percezione del tatto di un dito e di una mano. Come è stato possibile tutto questo? Con un collegamento letteralmente via cavo al cervello per usare il pensiero come mezzo di controllo, sostituendo l’azione dei nervi con componenti elettronici. Poteva così inoltre capire se la pressione esercitata era forte o debole su vari livelli di sensibilità e se una temperatura fosse calda o fredda.