Mancano una manciata di giorni al primo anno al governo per l’ex Rottamatore. Era il 22 febbraio 2014 quando Matteo Renzi giurava davanti all’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Si inaugura un nuovo corso della politica nazionale dopo un anno convulso. Le elezioni del febbraio 2013 avevano portato alla vittoria del PD di Pier Luigi Bersani per un soffio: i dem hanno una maggioranza più che risicata al Senato e si rischia l’empasse istituzionale. A salire al governo è Enrico Letta che presiede l’esecutivo delle larghe intese. Con le primarie dell’8 dicembre Renzi viene eletto segretario del partito a larghissima maggioranza. La convivenza non dura molto, nonostante il mantra #Enricostaisereno: a febbraio, nel corso di una direzione molto accesa, il neo segretario ottiene il mandato per “rilanciare l’azione di governo”. Il 17 febbraio Letta rassegna le dimissioni a Napolitano che affida a Renzi il governo.
Parole di Lorena Cacace