Enrico Letta lascia il Parlamento ma non la politica. L’annuncio a sorpresa è arrivato dagli studi televisivi di Che tempo che Fa su Rai Tre, dove l’ex premier era ospite di Fabio Fazio. “Mi dimetto dal Parlamento dal prossimo primo settembre”, dice, spiegando di aver accettato la proposta di dirigere la scuola di affari internazionali dell’università di Parigi, Sciences Po. Letta ha deciso di accettare la proposta che gli è arrivata dall’istituto francese e, per farlo bene, abbandonerà la politica attiva. “Voglio vivere del mio lavoro dopo aver vissuto per anni di politica”, aggiunge. La notizia era già nell’aria: di certo lo sapeva il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avvisato personalmente dallo stesso Letta. “Renzi? Ora lo sa di certo. Ne parleremo: i nostri rapporti sono sereni”, spiega. Nessun rancore, almeno sulla carta, con l’attuale Presidente del Consiglio che lo sostituì a Palazzo Chigi il 22 febbraio 2014: tutti ricordiamo il passaggio di consegne con un Letta tirato in volto, senza un sorriso, mentre passava la campanella al neo segretario dem. L’ex premier ha specificato che le dimissioni dal Parlamento non sono un addio alla politica e in particolare al PD. “Il mio impegno di fondatore del partito è di chi ci crede che sia stato un grande disegno che in tanti abbiamo realizzato”, chiarisce. Letta dunque tornerà a essere un normale cittadino, senza prendere la pensione da parlamentare, “perché ho ancora 48 anni”, ricorda. Di politica si parlerà anche nel suo libro “Andare insieme, andare lontano”, edito da Mondadori, prossimo passaggio della “nuova vita” di Letta come ricorda lui stesso in un tweet.
Dirigere scuola Affari internazionali @sciencespo è sfida impegnativa. Per far bene mi dimetto dal Parlamento non di certo dalla politica
— Enrico Letta (@EnricoLetta) 19 Aprile 2015
Parole di Lorena Cacace