

Si assiste alla storica intesa tra il governo di Bogotà e i guerriglieri delle Farc in Colombia, anche se il popolo – con un referendum – ha votato no ai punti che compongono l’accordo definitivo stilato tra le parti in un summit all’Avana. Dopo i sei mesi di negoziato le Farc dovranno definitivamente deporre le armi entro 60 giorni. L’accordo è stato annunciato alla presenza della Norvegia (mediatore), in una cerimonia a cui hanno partecipato il presidente colombiano Juan Manuel Santos, il comandante delle Farc Timoshenko e il presidente cubano Raul Castro. La mediazione di Cuba, e il sostegno degli Stati Uniti, sono stati considerati la miglior garanzia affinché questo accordo ponga definitivamente fine a un conflitto che iniziò nel 1964. L’intesa dele parti verteva sulla questione delle conseguenze penali per le azioni dei combattenti rivoluzionari. A questo proposito l’accordo prevede l’istituzione di tribunali speciali e la formazione di una commissione per la verità. Ripercorriamo questa storia.