
20 agosto 2015: presso la Chiesa di Don Bosco, a Roma (la stessa che rifiutò le esequie di Piergiorgio Welby, malato terminale di Sla, divenuto il simbolo della lotta per il diritto all’eutanasia), si è consumato il funerale della discordia, quello di Vittorio Casamonica, tra carrozze, Rolls Royce e l’inquietante sottofondo musicale con la colonna sonora del Padrino. E’ andato in scena un vero e proprio funerale da gangster, che ha dato vita a non poche polemiche. A questo punto una domanda sorge spontanea: chi sono realmente i Casamonica? Per comprendere l’ascesa di questa famiglia criminale è fondamentale andare indietro nel tempo, di almeno quarant’anni…
Vittorio Casamonica è il capostipite del clan. E proprio a proposito della sua figura ha parlato la figlia Vera, ospite a Porta a Porta. La donna ha detto che Vittorio Casamonica è come Papa Giovanni Paolo II. Ha paragonato il padre a Papa Wojtyla. Ha detto espressamente: “Per noi lui era un re. Lui era un papà buono“. Per queste ragioni, secondo Vera, i suoi funerali dovevano essere celebrati alla grande. Vera Casamonica difende la memoria del padre, dicendo che con la mafia non c’entrava nulla. Spiega il fatto che avesse accumulato tanti soldi con l’appartenenza ad una famiglia benestante e con la vendita di automobili. Inoltre ribadisce che il nonno non era un boss. Le parole di Vera Casamonica hanno creato non poche polemiche e sono finite sui media di tutto il mondo.