Prete fa il saluto fascista al cimitero di Milano: don Orlando Amendola crea polemica

don amendola

Era un po’ che non si vedeva un prete fare il saluto romano. Nel 40esimo anniversario della morte di Umberto Vivirito che ricorreva il 19 maggio, un gruppo di nostalgici di Avanguardia nazionale lo ha commemorato presso il Cimitero Maggiore di Milano, alla presenza del ‘cappellano dei camerati‘, come è stato definito Don Orlando Amendola, che al termine della cerimonia non ha mancato di salutare il morto, un eversivo di destra, un fascista, un rapinatore squadrista ucciso nel 1977 mentre stava tentando un colpo, che il sacerdote ha definito un “eroe della solidarietà”, con il tipico braccio alzato. Il video è finito su Youtube e rapidamente si è diffuso sui social.

Braccio alzato nell’inconfondibile saluto romano (in teoria vietato dalla legge italiana), bandiera di Avanguardia Nazionale bene in vista e saluto solenne: “Per il camerata Umberto Vivirito… presente! Per il camerata Umberto Vivirito… presente!”, così il prete ha salutato e commemorato il rapinatore ex militante neofascista di Avanguardia Nazionale, morto il 21 maggio 1977 mentre stava provando a mettere a segno un colpo a una gioielleria di piazza Udine, a Milano, dopo aver ucciso il proprietario del negozio Ernesto Bernini. I soldi sarebbero dovuti servire all’autofinanziamento di un nuovo gruppo neofascista, dopo la messa fuorilegge di Avanguardia Nazionale (avvenuta nel 1976, e risorta nel 2016 con Stefano Delle Chiaie). Ecco il video

Ma don Orlando Amendola, cappellano ‘camerata’ del Campo X del cimitero Maggiore, che ospita i morti della RSI, non è nuovo a esternazioni di sostegno alla destra. Come ricorda anche la Repubblica, circa un anno fa, il “cappellano dei camerati” non nascondeva il sostegno a Stefano Pavesi, candidato della formazione neonazista Lealtà Azione, eletto con la Lega Nord.

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