Politici omofobi italiani e stranieri: le dichiarazioni e i peggiori insulti ai gay

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Battute, commenti, frasi e insulti contro gli omosessuali: non basterebbe un intero libro a contenere tutte le dichiarazioni e i peggiori insulti ai gay, alle lesbiche e ai trans pronunciate da politici omofobi italiani e stranieri. Però ci abbiamo provato ugualmente e abbiamo voluto raccogliere qui le frasi più offensive verso l’intera comunità lgbt, dette da politici e uomini delle istituzioni nel corso degli ultimi anni.

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Daniela Santanchè (Forza Italia): ”Sono certa che tutti i genitori italiani sperano di avere figli eterosessuali”.

Silvio Berlusconi (Forza Italia), a proposito dei Bunga Bunga, ossia dei festini organizzati in casa sua e frequentati da escort, disse: ”Meglio appassionato di belle ragazze che gay”. Tale frase è stata detta nel 2010, un quinquennio più tardi invece si dichiarava a favore dei matrimoni gay. Ma prima ha avuto il tempo di dire: ”Finché governeremo noi il Paese le unioni gay non saranno mai equiparate alla famiglia tradizionale” (26 febbraio 2011) e ancora: ”Tutti noi abbiamo una componente omosessuale del 25%, solo che io, dopo un approfondito esame, mi sono accorto che la mia è un’omosessualità… lesbica” (16 aprile 2011).

Paola Binetti (Udc): ”E’ giusto rifiutare la comunione a Nichi Vendola” (perché è gay dichiarato e ha anche un figlio con il suo compagno, ndr). E ancora: ”L’omosessualità è una devianza della personalità: un comportamento molto diverso dalla norma iscritta in un codice morfologico, genetico, endocrinologico e caratteriologico”.

Maurizio Gasparri (Forza Italia): ”Vendola dovrebbe tacere. Critica l’altrui bunga bunga che intanto non è nulla di male, ma almeno avviene con donne. Prediche, da certi pulpiti, lasciano per lo meno perplessi, viste le predilezioni particolari”. E ancora: ”E’ indegno che un drappello di ministri partecipi a una manifestazione vergognosa come il gay pride

Pietro Giovannoni, consigliere della Lega Nord, prima di morire nel 2014 è balzato agli onori della cronaca quando, non volendo votare una mozione di condanna all’omofobia chiamava i gay ”culattoni e lesbiche”. ”Parlo spesso a braccio”, aveva cercato di spiegare dopo le polemiche, ”era solo un modo di sintetizzare l’universo non eterosessuale”.

Rocco Buttiglione (Udc): ”Essere gay è oggettivamente sbagliato. Sul piano politico e sociale sono contro ogni discriminazione contro i gay. Ma moralmente penso che [essere gay] sia sbagliato. Sbagliano come chi non paga le tasse”, e ancora: ”Quando i bambini delle famiglie tradizionali sono grandi pagano tasse e contributi anche per le pensioni e l’assistenza sanitaria di quelli che i bambini non li hanno avuti e che hanno avuto molti soldi in più durante la vita. Sennò da dove pensiamo che si prendano i soldi per pagare le pensioni ai gay?

Santino Bozza (espulso dalla Lega): ”I gay? A me non piacciono, se me li trovo vicino mi stacco di qualche metro. Purtroppo esistono, sono malati, diversi, sbullonati. Da noi in Veneto si chiamano culattoni” aveva affermato nel 2012 ai microfoni della trasmissione radiofonica la Zanzara. ”Non conosco la parola gay, io li chiamo culattoni. Gay è in inglese, io non conosco l’inglese. Qui in Veneto li chiamiamo culattoni. Stiamo dando troppa libertà a queste cose sapendo che ci sono i nostri bambini che girano per le strade. Non dovrebbero farsi vedere, fuori dalle palle, non in mezzo ai bambini. Se un bambino chiede alla mamma cosa stanno facendo lei come spiega questa cosa?”.

Umberto Bossi (Lega Nord): ”Meglio noi del centrodestra che andiamo con le donne, che quelli del centrosinistra che vanno con i culattoni”.

Gian Paolo Gobbo (Lega Nord), sindaco di Treviso dal 2003 al 2013, nel 2011 disse: ”Io multerei due uomini che si baciano in pubblico”.

Teodoro Buontempo (MSI e poi La Destra): ”Non sono favorevole all’iscrizione dei gay ne La Destra. Non per discriminazione, ma perché iscrivendo dei gay al partito daremmo un cattivo esempio”. Buontempo è morto nel 2013, ma la frase risale al 10 febbraio 2011.

Luisa Santolini (Udc): ”I gay sono come i pedofili”.

Giuseppe Ciarrapico (Pdl): ”Due gay che si baciano mi fanno schifo. Durante il fascismo venivano mandati a Carbonia, scavavano e stavano benissimo. Oggi non vale nemmeno la pena mandarceli”.

Appartenenti a Militia Christi il 25 gennaio 2011 imbrattarono l’entrata della sede del Municipio Roma XI con la scritta: ”Curate i gay, non plagiate i bimbi”.

Mario Adinolfi (PD): ”Ragiono sulla questione dei figli, sul matrimonio omosessuale e le conseguenti genitorialità ‘inventate’ contro ogni legge di natura, e mi continuo a chiedere perché venga considerata tanto ‘de sinistra’ l’artificialità di rapporti generati solo per soddisfare un egoismo… è più di sinistra considerare il diritto di ogni bambino a avere una madre e un padre, non due che si possono stufare della ‘macchina nuova”. Lo stesso, nel 2014 intervenne su Twitter per difendere tale Danilo Leonardi, cattolico di ferro e produttore esecutivo in Rai che aveva scritto: ”Che schifo Palermo invasa dall’onda del Pride” e ”Ribadisco che i gaypride mi fanno schifo. Si può ancora dire?!”, e ancora ”I pedofili fanno tutti schifo. La stragrande maggioranza sono gay”. Adinolfi replicò con il tweet: ”Solidarietà a Danilo, oggetto di insulti vergognosi e di un’aggressione insensata per aver espresso un’opinione”.

Alberto Zelger, consigliere della Lista di centrodestra Tosi nel 2011 diceva: ”La libertà di espressione va garantita ma senza premiare le diversità che mal si conciliano col bene comune”. Tre anni dopo il cattolico integralista antigay se la prendeva con le donne che secondo lui ”hanno un cervello diverso da quello degli uomini, basta leggere gli studi scientifici e guardare come parcheggiano le auto”.

Un uomo si rivolse urlando per strada alla deputata del Pd Paola Concia e alla sua compagna, dirette al concerto di Patty Smith e Carmen Consoli il 21 aprile 2011: ”Lesbiche di merda, vi dovevano mandare nei forni”. Anche se non è stata detta da un politico, rende bene l’idea del clima pesante contro gli omosessuali che si respira anche in certe parrocchie cattoliche, come in quella di Don Pusceddu:

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Gianluca Buonanno (Lega Nord) prematuramente morto in un incidente stradale, in vita ha rilasciato diverse dichiarazioni anti-gay: ”Due gay non devono baciarsi in pubblico, ci vuole senso civico: a me dà fastidio. […] Non sono contro gli omosessuali, ma in pubblico devono mantenere contegno”. E ancora ”Al massimo gli offro una banana o un’insalata di finocchio”. E poi: ”Per loro è più importante se c’è il matrimonio tra persone dello stesso sesso di altri provvedimenti, per cui invece di chiamarsi Sinistra e libertà si chiamassero sodomia e libertà” (riferito al partito Sel).

Mirko Tremaglia (MSI – Futuro e Libertà per l’Italia) è morto nel 2011, ma nel 2004, in veste di ministro degli Italiani all’estero rilasciò un comunicato (su carta intestata del ministero) per spiegare la bocciatura di Rocco Buttiglione da parte della Commissione europea: ”Purtroppo Buttiglione ha perso. Povera Europa: i culattoni sono in maggioranza”. Poi chiarì: ”Ho tradotto in italiano l’espressione “lobby dei gay” che tutti i giornali usano oggi”.

Giancarlo Gentilini (Lega Nord), meglio conosciuto come lo sceriffo di Treviso disse: ”I gay restino nei loro recinti, no ai cortei‘.

Giovanni De Paoli salì agli onori della cronaca per la la frase ”Se avessi un figlio omosessuale lo brucerei nel forno” che sarebbe stata pronunciata dal politico della Lega in un incontro con genitori di Agedo. Lui ha smentito, ma è stato lo stesso indagato per diffamazione.

Matteo Salvini (Lega Nord): ”Se un bambino cresce con genitore gay parte con handicap” .

Alessandra Mussolini (europarlamentare di Forza Italia) rivolta a Vladimir Luxuria disse: ”Meglio fascista che frocio” ma ricordiamo che il marito della nipote del duce ha patteggiato una condanna per prostituzione minorile.

Michaela Biancofiore (FI): ”Non si può essere né carne né pesce. Uno se è maschio va con le donne, se invece ha una propensione per il proprio sesso, va con gli uomini o con le donne, con il proprio sesso. Ma non che va con una cosa mezza: una mezza creata ad arte, perché non esistono i trans in natura. Anche se c’è qualcuno che nasce “strano””.

Roberto Fiore (Forza Nuova): ”I giovani devono essere educati ad amare il sesso contrario, perché è quello che permette di avere figli. Come dice Povia ci sono persone che rifiutano quell’esperienza. Oggi si è spinti a pensare in modo gay, prima o poi questa moda passerà, come il ’68, una ventata di ribellione senza alcun riferimento.”.

Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia): ”Una cosa sono i diritti individuali, e un’altra è equiparare il matrimonio naturale tra persone di sesso diverso con quello tra persone dello stesso sesso, finalizzato alla procreazione, perché quella è la ragione del fatto che il matrimonio sia protetto dal diritto pubblico: di questo non se ne parla”.

Francesco Rutelli (Alleanza per l’Italia): ”Le minoranze omosessuali non devono essere discriminate, ma è sbagliato quel che ha deciso la Spagna di Zapatero, stabilendo che le coppie omosessuali possono adottare bambini. Noi non lo consentiremo mai”.

Gianfranco Fini (Azione Nazionale): ”Se lei mi chiede: Un maestro dichiaratamente omosessuale può fare il maestro? Io le dico di no. Capito? Perché ritengo che non sia educativo nei confronti dei bambini”.

Gianni Alemanno (Fratelli d’Italia): ”Ho tutto il rispetto possibile per le persone omosessuali, li conosco, ho delle amicizie, nessuna discriminazione: ma il Gay Pride è un fatto di esibizionismo sessuale ed io sono contrario all’esibizionismo”.

Piero Fassino (PD): ”Le adozioni gay? Non credo che sia una scelta che la società possa accogliere e neppure penso che sia utile per il bambino essere adottato e crescere con due persone dello stesso sesso”.

Pierferdinando Casini (Udc): ”Altre forme di convivenza sono di serie B rispetto alla famiglia”.

Massimo D’Alema (Pd): ”No, non sono favorevole al matrimonio tra omosessuali, perché il matrimonio tra un uomo e una donna è il fondamento della famiglia, per la Costituzione. E, per la maggioranza degli italiani, è pure un sacramento”.

Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia): ”Per le coppie omosessuali sono assolutamente contraria alla fecondazione o al fatto che abbiano figli. Lo dico a favore dei bambini perché hanno diritto di avere un padre ed una madre. E una questione di principi di riferimento”.

Renata Polverini: ”Ho tanti amici gay e non penso che il matrimonio o l’adozione siano una loro priorità. Le persone che conosco io vogliono semplicemente poter vivere serenamente questa loro condizione”.

Renzo Bossi (Lega Nord): ”Nella vita penso si debba provare tutto tranne due cose: i culattoni e la droga”.

Luca Lepore e Massimiliano Bastoni (Lega Nord) sul Gay Pride “deprimente palcoscenico di qualche migliaio di frustrati, vittime di aberrazioni della natura“.

Rosy Bindi: ”E’ meglio che un bambino stia in Africa con la sua tribù, piuttosto che cresca con due uomini o due donne, con genitori gay”.

Clemente Mastella: ”Le unioni di fatto? Sì al riconoscimento dei diritti per le coppie eterosessuali. Ma il problema sono i gay”.

Roberto Calderoli (Lega Nord): ”E se ancora non si è capito essere culattoni è un peccato capitale e, pertanto, chi riconosce per legge una cosa del genere è destinato alle fiamme dell’inferno”.

Vittorio Sgarbi rivolto al Trio Medusa delle Iene che lo aveva fatto innervosire gli urla: ”Culattoni raccomandati! Culattoni raccomandati!”.

Massimo Corsaro: ”Il liberalismo estremo, del quale i matrimoni gay sono stati una forte espressione e che aveva elevato Zapatero agli onori delle cronache, non produce benessere, anzi a volte può produrre malessere. La liberalizzazione gay doveva servire anche alla liberalizzazione dell’economia, ma non ha funzionato”.

Prima di passare ai politici stranieri non potevamo che concludere la rassegna di dichiarazioni di politici italiani anti gay con Carlo Giovanardi, di cui ci siamo occupati anche in uno speciale da non perdere su Giovanardi e la sua morale antigay. Nel corso degli anni si è schierato contro il videogioco The Sims perché ci sono coppie gay, e contro il libro per bambini da 3 anni in su ”Tante famiglie, tutte speciali”, che educa a rispettare anche le famiglie con due papà, due mamme, quelle multietniche e i genitori single. Poi si è detto contro lo spot Ikea ‘Siamo aperti a tutte le famiglie’ con due uomini che si tengono per mano: ”È un attacco violento alla Costituzione”, poi ancora: ”Donne che si baciano è come fare pipì in strada” e sull’adozione per le coppie gay: ”Dove le adozioni da parte di coppie gay sono consentite, come negli Usa, ma anche in Brasile, è esplosa la compravendita di bambini e bambine. È una cosa che almeno con questo governo non consentiremo mai e che voglio qui denunciare. Quella di Elton John non è un’adozione. È una mercificazione del corpo che favorisce il racket di semi e di bambini”.

Tra i politici stranieri anti gay ricordiamo il presidente della sezione Udc di Lucerna Campagna (Svizzera) Emil Grabherr che sul giornale di partito mette sullo stesso piano gay, lesbiche e pedofili (28 marzo 2011).

Donald Trump (conservatore), magnate e aspirante presidente degli Stati Uniti ha le idee chiare: ”Niente diritti ai gay. No al matrimonio fra persone dello stesso sesso e no a garantire ai gay gli stessi diritti civili degli etero”. Va detto che da quando ha iniziato la campagna elettorale, il bifolco riccone a stelle e strisce non ci ha lesinato dichiarazioni, insulti e offese, talvolta, ai limiti della decenza.

Rick Santorum (conservatore): ”Quello che posso dire è che lo Stato non sta facendo un servizio per il bambino e per la società mettendo quel bambino in una casa dove non c’è una madre e un padre. Questo è il senso comune. Questa è la natura. E quello che stiamo cercando di fare è sfidare la natura. I gay non sono un bene per la società ”.

Il dittatore Robert Mugabe, leader dello Zimbabwe che ha perseguito e torturato avversari politici e minoranze, ha dichiarato ”A proposito delle azioni contro natura che avvengono in Europa, dove uomini hanno rapporti con uomini e donne con donne, noi diciamo che condanniamo questo fango”.

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