La miniera di Santa Barbara al centro di un progetto di riqualificazione: il concorso a gennaio

miniera lignite

Il sito di Santa Barbara, l’ex miniera di lignite che si trova in Toscana tra Cavriglia (Arezzo) e Figline e Incisa Valdarno (Firenze) è al centro di un nuovo progetto di riqualificazione che trasformerà l’area di circa 1600 ettari in qualcosa di nuovo, dando nuove opportunità di sviluppo al territorio.

A gennaio, grazie alla collaborazione tra Regione Toscana, Comuni ed Enel, con il supporto del Politecnico di Milano e dell’Università di Firenze, verrà lanciato un concorso di progetti che verranno valutati per verificarne l’idoneità, sia rispetto alle necessità e aspettative delle comunità locali, sia riguardo al modello di sviluppo sostenibile abbracciato anche dall’azienda, proprietaria del sito, che ha provveduto già dal 2006 a convertire l’impianto della centrale adiacente alla miniera di Santa Barbara, che invece è rimasta inutilizzata dal 1994.

“La miniera di Santa Barbara – osserva l’assessore regionale all’urbanistica Vincenzo Ceccarelli – è stata uno straordinario motore di sviluppo per il Valdarno, ma oggi rappresenta un tema aperto da affrontare con urgenza per restituire alla comunità locale un patrimonio ambientale e magari una nuova occasione di sviluppo”.

Il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni ha commentato: “Abbiamo sempre creduto che l’area ex mineraria continui a rappresentare una risorsa per il Comune e per l’intero territorio. Per la nostra Amministrazione Comunale di conseguenza, il progetto promosso da Enel rappresenta un’opportunità unica per integrare i progetti di riassetto del territorio divenuti necessari con l’esaurimento del bacino lignitifero risalente a oltre 20 anni fa”.

“Quello che stiamo compiendo – ha spiegato infine Giulia Mugnai, sindaco di Figline e Incisa Valdarno – è un passo concreto per la valorizzazione di un’area che rappresenta una grande opportunità di sviluppo per il territorio valdarnese e per l’intera Toscana”

Il progetto Futur-e di Enel “va ad arricchire il percorso di riqualificazione del sito, e lo fa poggiando le basi su una piattaforma già avviata con Futur-e. Una best practice unica al mondo che, per la prima volta, applicheremo anche ad un’area del tutto diversa da quelle delle centrali. Una sfida importante che ci vede alleati con il territorio per lavorare insieme ad un futuro sostenibile per l’ex miniera”, ha concluso Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Generazione Termoelettrica Italia.

In collaborazione con AdnKronos

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