Cose da non dimenticare all’esame di guida

esame patente

L’esame di guida non è poi così diverso da mille altri esami che abbiamo sostenuto o dovremo sostenere nel corso della nostra vita. A volte si commettono degli errori, a volte fila tutto liscio; in alcuni casi veniamo promossi, in altri siamo bocciati.

Chi è intelligente si prepara in modo adeguato; chi è disonesto cercherà di barare; chi è superficiale si affiderà alla fortuna, senza porsi il problema di avere effettivamente imparato la materia per cui ha chiesto di essere esaminato.
Probabilmente chi si appresta a sostenere l’esame di guida, parliamo della prova pratica, starà monitorando senza sosta la rete per trovare consigli, “trucchi”, aiuti vari. Primo consiglio: l’esame si supera più facilmente se si trascorre la maggior parte del tempo studiando, invece di sprecarlo tutto per cercare fantomatici trucchi in giro per il web. Ma poiché in questo momento state occupando il tempo guardando il nostro sito invece di studiare o, ancora peggio, guardare un altro sito, vogliamo ringraziarvi riepilogando quello che non si deve fare durante l’esame di guida; insomma, i principali errori da evitare, le cose da non dimenticare.

NON ESISTONO TRUCCHI
Non esiste l’opzione segreta per avviare l’auto, parcheggiarla, effettuare un sorpasso, svoltare ad un incrocio, partire in salita o compiere un’inversione a U. Condurre un’automobile richiede tecniche ben precise. Tutte quelle necessarie a superare l’esame vi sono state spiegate durante le lezioni teoriche e le avete messe in pratica nelle guide. Non ce ne sono altre. Diffidate dai chiacchieroni so-tutto-io-perché-sono-più-bravo che infestano bar e social network.

MAI FARSI PRENDERE DAL PANICO
Al momento di cominciare l’esame o siete preparati o non lo siete. Se lo siete, agitarsi vi farà solo commettere errori anche su cose che conoscete perfettamente e sapete bene di conoscere. Se invece non vi sentite pronti ma volete tentare ugualmente, essere nervosi peggiorerà la situazione.

Non è detto che commettere un piccolo errore durante l’esame comporti la bocciatura; se non è grave, l’esaminatore potrebbe decidere di lasciar correre; anzi, potrebbe essere favorevolmente impressionato se mostrate di saper gestire gli inconvenienti con freddezza. Ma se cadete nel panico e cominciate una catena di sciocchezze, nessuno potrà salvarvi; anche perché dimostrereste platealmente di non essere in grado di gestire l’auto in sicurezza, quindi l’esaminatore farebbe bene a bocciarvi.

FINO ALL’ULTIMO NON DECONCENTRARSI
Questo rientra ancora nella categoria dell’evitare il panico. Restate sempre concentrati su quello che state facendo. La bocciatura è certa se dimenticate di allacciare la cintura di sicurezza, superate il limite di velocità, fate manovre brusche, non vi fermate ad uno stop o passate col rosso. Cioè tutte quelle operazioni di base che in situazioni normali non dimentichereste mai (se poi lo fate apposta, è un altro discorso).

A volte si crolla proprio in vista della bandiera a scacchi. Se al termine della prova l’esaminatore vi dice di lasciare l’auto in sosta o semplicemente di fermarvi, prendetelo alla lettera perché si devono fare due cose diverse. Nella semplice fermata si deve lasciare il motore acceso, il cambio in folle e il freno a mano tirato. Invece nella sosta si deve inserire la prima marcia (o la retromarcia se ci si trova in discesa), tirare il freno a mano e spegnere il motore. Molti sono stati bocciati per aver dimenticato una di queste cose, nonostante l’avessero fatto mille volte durante le esercitazioni.

NON CADERE NELLE TRAPPOLE DELL’ESAMINATORE
L’esaminatore ad un certo punto potrebbe chiedervi di fare qualcosa che non è consentito, oppure comportarsi in modo da crearvi un ostacolo. Non è impazzito e non è sadico (qualcuno forse sì ma non è questo il punto). E’ un modo per verificare se, oltre a conoscere a livello teorico il Codice della strada, sapete anche condurre il veicolo rispettando le dovute norme di sicurezza e mantenendo la giusta presenza mentale.
Un trucco che risale ai tempi del Codice del 1959 è quello di aprire un giornale e ostruire la visuale posteriore. Se non gli dite niente, lui avrà la prova che non guardate lo specchietto retrovisore interno. Dovete chiedergli di chiudere il giornale o comunque spostarsi, usando cortesia ed educazione; soprattutto dovete dirgli perché glielo chiedete: “Non vedo dietro di me dallo specchietto, per favore può chiudere il giornale?“.
Oppure potrebbe non allacciare lui stesso la propria cintura di sicurezza. Se partite e non gli dite nulla, sarete bocciati senza scampo: la legge obbliga il guidatore ad accertarsi che tutti i passeggeri siano correttamente ancorati al veicolo, altrimenti viene multato e in caso d’incidente l’assicurazione non risponde dei danni ai passeggeri.
Altro caso classico: “Svolti a sinistra”, però c’è il divieto di svolta. Se invece di un cartello, a sinistra ci fosse un burrone, svoltereste solo perché ve lo dice qualcuno? Bocciati, meritatamente.

Chiudiamo con due raccomandazioni: se vi promuovono, non festeggiate con una bevuta e poi guidate; se vi bocciano, quando tornate a casa non picchiate la moglie o la fidanzata e non permettete a marito o fidanzato di picchiarvi. Non ridete, è accaduto veramente.

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